20/04/2024
Prevenzione psicomotoria: cos'è e come si effettua

Prevenzione psicomotoria: cos’è e come si effettua

Le terapie psicomotorie hanno l’obiettivo di educare e rendere consapevoli delle proprie abilità e del proprio corpo i bambini affetti da disturbi legati allo spettro psichico e cognitivo. Se parliamo di terapia psicomotoria non possiamo trascurare la prevenzione, un altro aspetto fondamentale in questo genere di attività: per saperne di più continuate a leggere questo articolo, in cui parleremo della prevenzione in ambito medico e, nel dettaglio, di quella psicomotoria.

Prevenzione psicomotoria: di cosa si tratta

Come abbiamo detto, la prevenzione in ambito medico è un aspetto molto importante e da non trascurare. In particolare, è possibile distinguere la prevenzione in tre diversi livelli: in ordine, abbiamo la prevenzione primaria, quella secondaria e quella terziaria. La prima si occupa di ridurre i rischi che portano alla comparsa di una malattia in un gruppo di individui o una collettività; la seconda, invece, ha il compito di intervenire quando la malattia è già in corso, al fine di limitarne i danni. Infine, la prevenzione terziaria ha il compito di intervenire sulla malattia e sulle sue complicanze.

Per quanto riguarda la prevenzione psicomotoria, invece, è possibile affermare che interessi specificatamente l’ambito pedagogico e, dunque, del bambino. La terapia psicomotoria, infatti, è indicata per i bambini che hanno un’età compresa tra i 0 e i 9 anni. La prevenzione è un aspetto fondamentale per ottenere dei risultati soddisfacenti e permettere al paziente di raggiungere il benessere e, nel caso della terapia psicomotoria, ci riferiamo al campo della prevenzione di tipo secondario.

Di fatto, risulta essere molto importante soprattutto nel periodo evolutivo del bambino, ovvero in quella fascia di età compresa tra i 0 e i 3 anni, al fine di identificare disagi che possono verificarsi nei bambini. La prevenzione psicomotoria può essere una valida alleata per l’ottima riuscita del percorso terapeutico dei pazienti.

Prevenzione psicomotoria: l’osservazione

L’osservazione fa parte della prevenzione psicomotoria e comprende alcuni fattori a cui è bene prestare attenzione per identificare la presenza o no di un disturbo. Tra i principali, vi sono la qualità motoria e l’adattamento, ovvero la capacità di un bambino di relazionarsi con gli altri e con la sua quotidianità.

Ancora, vi è l’osservazione del gioco dei bambini, al fine di verificare l’interazione e la ripetizione di alcuni dei suoi comportamenti. Inoltre, è importante valutare l’attaccamento del bambino a sua madre, la capacità di stare da solo per un determinato periodo di tempo. Naturalmente, è fondamentale considerare il metodo espressivo del bambino, sia a livello motorio che verbale (in quanto la terapia psicomotoria è consigliata anche a coloro che hanno difficoltà nel linguaggio).

Prevenzione psicomotoria: i fattori di rischio

Un terapeuta che si occupa di prevenzione psicomotoria deve tenere a mente anche i diversi rischi. Essi, infatti, possono essere considerati i veri responsabili della presenza o meno di un disturbo, legato alla sfera psichica e cognitiva di un bambino e alcuni sono molto più frequenti di altri. Per esempio, è importante considerare la lontananza dai genitori che si verifica, in molti casi, in età poco matura. Le famiglie, infatti, hanno grosse differenze rispetto a quelle del passato, che nella maggior parte dei casi erano composte da più persone e anche dai vicini di casa. Al contrario, le famiglie di oggi sono molto più isolate e il bambino tende a passare molto tempo da solo, specie se entrambi i genitori lavorano e questo gli causa, oltre che un importante isolamento, molta confusione.

Un altro fattore di rischio legato all’ambito familiare è quello dell’eventuale presenza di lutti ricorrenti in famiglia e malattie da parte di un genitore.
L’obiettivo della prevenzione psicomotoria è, dunque, quello di riscontrare alcuni dei fattori di rischio e aiutare i bambini che possono soffrire di un disturbo, riducendo le conseguenze della malattia.

Terapia psicomotoria: l’azione del terapeuta

Il ruolo di un terapeuta nella prevenzione psicomotoria è fondamentale: il primo passo è quello di accogliere il bambino in un ambiente del tutto sicuro. Infatti, egli deve essere in grado di esprimere i propri sentimenti e parlare senza alcuna difficoltà. Il terapeuta deve essere in grado di notare gli atteggiamenti dei bambini, come la mimica, la postura e il suo sguardo.