16/04/2024
Il dolore vaginale: cause e trattamento

Il dolore vaginale: cause e trattamento

Il dolore vaginale può essere un sintomo temporaneo dovuto a un’infezione o a una lesione. In alcuni casi, tuttavia, può essere un sintomo cronico la cui causa scatenante è sconosciuta.

Il dolore vaginale persistente senza una causa chiara è chiamato vulvite. È una condizione ginecologica comune che colpisce fino al 15% delle donne in Italia.

La paziente può provare forte imbarazzo nell’affrontare questa problematica e ricorre ad un trattamento professionale quando ormai il dolore è diventato cronico.  Non solo ma l’evidenza dimostra che alcuni medici, non specializzati, prestano poca attenzione a questo sintomo. Non trattandolo adeguatamente la vulvite è destinata a cronicizzarsi. In questo articolo puoi approfondire quali sono i sintomi della vulvite.

Cause del dolore vaginale

Sono molteplici le condizioni che possono provocare il dolore vaginale, le più comuni sono:

Infezione

Le infezioni da lievito sono tra le cause più comuni di dolore vaginale. Circa il 75% delle donne sviluppa un’infezione vaginale da lievito nel corso della propria vita.

Un’infezione da lievito può causare prurito, bruciore e, a volte, perdite biancastre e grumose.

Questa tipologia di infezioni normalmente non si trasmettono attraverso i rapporti sessuali e la maggior parte dei medici non consiglia di estendere il trattamento di cura anche al partner.

La vaginosi batterica (BV) è un’infezione comune, soprattutto tra le persone sessualmente attive. Non sempre presenta sintomi, quando questi si manifestano sono:

  • dolore;
  • prurito;
  • bruciore;
  • odore di pesce;
  • fastidio durante i rapporti sessuali;

Molte persone confondono i sintomi della vaginosi batterica con quelli di un’infezione da lievito. Tuttavia, le due infezioni hanno cause diverse e richiedono trattamenti diversi.

Anche altre infezioni, in particolare la clamidia e la gonorrea, entrambe infezioni a trasmissione sessuale possono causare dolore e perdite anomale. Puoi leggere questo articolo per approfondimento sulla vaginosi batterica

Trauma fisico

Le lesioni fisiche alla vagina o alla vulva possono causare dolore vaginale. A volte queste lesioni, relativamente lievi possono essere ricondotte ai tagli da rasatura. Una delle cause di lesioni più comuni deriva dal parto.

Il parto provoca una lacerazione vaginale nella maggior parte delle donne soprattutto se è il primo parto vaginale. La lacerazione di solito si estende al perineo, che è l’area tra la vagina e l’ano. I medici chiamano questo fenomeno “lacerazione perineale”. È anche possibile che il clitoride o le labbra si lacerino durante il parto.

Il medico o l’ostetrica potrebbero dover ricucire le lacerazioni più gravi. I punti di sutura utilizzati si dissolvono nel tempo e non richiedono la rimozione.

Disfunzione o lesione del pavimento pelvico

I danni ai muscoli del pavimento pelvico possono causare dolore vaginale, perineale, allo stomaco e alla schiena.

I fattori che determinano un aumento del rischio di andare incontro ad una disfunzione del pavimento pelvico sono:

  • età;
  • gravidanza;
  • lesioni da parto;
  • episiotomia, che è un’incisione chirurgica nel perineo per allargare l’apertura vaginale durante il travaglio.

Alcune persone con disfunzioni del pavimento pelvico soffrono anche di incontinenza, soprattutto quando starnutiscono o saltano (incontinenza da sforzo). Una persona può anche soffrire di incontinenza fecale, di dolore durante l’emissione di feci o di entrambi i sintomi.

Vulvodinia

La vulvodinia è un tipo di dolore cronico alla vulva, alla vagina o a entrambe. Il dolore varia da persona a persona, molte donne lo descrivono come un dolore bruciante abbastanza continuo. anche se i rapporti sessuali possono scatenarlo o peggiorarlo.

Ancora non è chiaro quale sia la causa scatenante della vulvodinia e la diagnosi può essere lunga in quando prima devono essere escluse tutte le altre cause di dolore vaginale. In questo articolo è studiato il dolore cronico della vulvodinia.

Cisti di Bartolini

Le ghiandole di Bartolini si trovano ai lati dell’ingresso della vagina e contribuiscono alla sua lubrificazione.

L’ostruzione di una di queste ghiandole può dare origine a una cisti, che appare come un nodulo duro o un brufolo. Queste cisti possono causare dolore, normalmente si manifestano singolarmente e quindi su un solo lato della vagina.

Le cisti di Bartolini possono ingrandirsi per alcuni giorni prima di scomparire o rompersi. A volte si infettano, causando un dolore intenso.

I sintomi

Il dolore vaginale può avere caratteristiche molte diverse. Descrivere il dolore nel dettaglio può aiutare il medico a diagnosticare correttamente il problema.

I dolori vaginali più comuni sono:

  • bruciore: le infezioni vaginali da lievito, la vaginosi batterica e altri tipi di infezioni causano spesso una sensazione di bruciore, soprattutto durante o dopo i rapporti sessuali. Anche la vulvodinia provoca spesso un dolore bruciante tuttavia quest’ultimo si manifesta insieme ad altri sintomi.
  • Prurito: Il prurito è un classico segno di un’infezione, come un’infezione da lievito, una vaginosi batterica o un’infezione a trasmissione sessuale.
  • Vulvodinia
  • Rottura di una cisti di Bartolini.
  • Il processo di guarigione dopo una lesione o taglio vaginale.
  • Tensione o spasmi muscolari; possono indicare una disfunzione del pavimento pelvico. Alcune donne avvertono anche un dolore con caratteristiche diverse o in altre parti del corpo: (anca e schiena).
  • Sensibilità al tatto: in questo caso possono essere coinvolte le cisti di Bartolini. L’area può anche essere scolorita e può essere presente un nodulo duro e visibile. Se contestualmente si sviluppa un’infezione, il dolore può diventare intenso.
  • Trauma da colpo o ferita.
  • Dolore durante i rapporti sessuali: l’attrito e la mancanza di lubrificazione generano dolore. Se il dolore si manifesta per un periodo prolungato la causa sottostante potrebbe essere la vulvodinia. Qualora il dolore fosse associato ad un odore sgradevole è probabile che si tratti di vaginosi batterica.

Diagnosi

Di solito il ginecologo può diagnosticare un’infezione vaginale da lievito basandosi solo sui sintomi indicati dalla donna, in rari casi potrebbe essere necessario analizzare un campione di secrezione. Questo test aiuterà il medico a escludere le infezioni batteriche e le IST, come la gonorrea e la clamidia.

Il processo diagnostico prevede l’anamnesi del paziente ed eventualmente: anche un esame clinico per verificare l’eventuale presenza di lesioni, anomalie muscolari, gonfiore e irritazione.

Le persone affette da vulvodinia non presentano in genere sintomi rilevabili di un disturbo fisico. Pertanto, il medico dovrà escludere altre cause di dolore vaginale per arrivare a questa diagnosi.

Trattamenti

La causa del dolore determina le opzioni di trattamento.

Gli antibiotici possono trattare la gonorrea, la vaginosi batterica, la clamidia e alcune altre infezioni batteriche. Anche le lesioni fisiche, come le ferite profonde o infette, possono richiedere l’uso di antibiotici.

Poiché il lievito è un fungo e non un batterio, gli antibiotici non curano un’infezione da lievito anzi possono peggiorarla. Il medico può consigliare un antimicotico orale.

Le cisti di Bartolini in genere scompaiono da sole e gli impacchi caldi possono accelerare questo processo. Nel caso in cui una cisti diventi molto grande, il medico può drenarla chirurgicamente. Se una cisti si infetta, può essere necessario assumere antibiotici.

La fisioterapia può essere utile in caso di lesioni del pavimento pelvico. La fisioterapia può essere utile anche in caso di vulvodinia.

La vulvodinia è notoriamente difficile da trattare. Il trattamento giusto varia da donna a donna e spesso comprende una combinazione di:

  • farmaci antidolorifici orali e topici;
  • stimolazione dei nervi (nervo del pudendo);
  • farmaci neuropatici;
  • esercizi per il pavimento pelvico;
  • terapia sessuale;
  • accorgimenti per evitare i fattori scatenanti noti, ove possibile.

In presenza di una lacerazione vaginale si può alleviare il dolore utilizzando un bagno di vapore, impacchi di ghiaccio, spray anestetici o una combinazione di questi rimedi.