26/04/2024
Guida alla scelta delle viti

Guida alla scelta delle viti

Questo articolo è dedicato a quelli che come noi, amano il bricolage, aggiustare i problemi in casa e costruirsi i mobili da soli. È arrivato il mobile nuovo e non vedi l’ora di montarlo? Sei sicuro di avere le viti giuste? Vedremo come sono costruite le viti, quali sono le loro diversità a seconda dell’uso che se ne vuole fare.

Cosa sono le viti

Gli amanti del tuttofare trascorrono molto tempo ad avvitare e svitare: pochi sanno che per ogni uso, esiste una vite diversa, dalle forme più disparate. Alcune viti prendono il nome di bullone, perché sono accoppiate con un dado, scelta molto utile quando si vogliono saldare due lastre sottili, dove la vite fuoriesce dal materiale, e il bullone aiuta a saldare il tutto per tenere il montaggio solido.

La vite è studiata per permettere di forare il materiale sul quale viene usata nel modo più preciso e pulito possibile, per non rovinarlo, e restare in sede più a lungo possibile. La vite è costruita in questo modo:

Testa

Questa è la parte apicale della vite, dove normalmente vie esercitata la forza di serraggio, o avvitando o martellando. Sulla testa spesso è incisa un’impronta, che agevola l’avvitamento, ed è di varie forme in base alle quali dovrai scegliere l’utensile più adatto.

Le impronte pi comuni sono a taglio, a croce Phillips, a croce Pozidriv, a esagono, a stella o asimmetrica.

La testa può essere:
– piatta, che consente una buona avvitatura da parte del cacciavite, solitamente possiede un innesto per l’avvitatura. Se non presente, questo tipo di vite resterà visibile in superficie e sarà possibile avvitarla o estrarla mediante l’utilizzo di una chiave;
– svasata, perfetta da inserire in materiali morbidi, che fanno meno resistenza al perforamento. La testa scomparirà all’interno del materiale;
– cilindrica, quasi sempre abbinata a un bullone, solitamente usata per il legno. La testa resta in superficie per un’estrazione più semplice;
– bombata, tra le più comuni, adatta a una vasta varietà di materiali, ha sempre un’impronta in superficie, solitamente a croce.

Filettatura

Il gambo di una vite ha sempre forma cilindrica per favorire l’avvitamento. A differenza dei chiodi, le viti sono sempre filettate, il che le rende ottime per saldarsi nel materiale sul quale vengono utilizzate. La filettatura, a seconda dello scopo della vite, può essere per l’intera lunghezza del gambo o solo per una parte, come nel caso delle viti da legno.

Punta e bullone

La punta è l’estremità della vite, sottile e affilata per permettere la perforazione del materiale, oppure piatta: in questo caso la vita è quasi sempre abbinata a un bullone per il serraggio sul lato opposto del foro, che andrà praticato prima di avvitare.

Come scegliere le viti

Quando cerchi la vite più adatta al tuo scopo, devi considerare due aspetti:

– il materiale con cui è costruita la vite;
– lo spessore e la durezza del materiale da avvitare.
Una buona regola generale dice che più è spessa la vite, più aumenta la sua resistenza allo strappo o alla distorsione. Più la vite è lunga, più opporrà resistenza all’avvitamento.
Il lavoro che si andrà a fare con la vite determina la scelta.

Il mondo delle viti è vastissimo e c’è una vite per ogni funzione, chi ama il fai da te farà prima a prendere tutti i tipi di vite per essere pronto a ogni esigenza. www.bulloneriavilla.it è il fornitore più completo online che offre un vasto campionario di viti e bulloni adatti a ogni esigenza.
I materiali di costruzione più comuni per le viti sono l’acciaio inossidabile, lo zinco e l’ottone, possiamo avere poi viti bicromate o fosfate. Le varietà di viti sono moltissime, diverse in base allo scopo di utilizzo.

Vediamone alcuni esempi:
– viti da legno: sono filettate per metà della lunghezza, la testa solitamente è bombata con impronta a croce o taglio;
– viti da cartongesso: solitamente sono fosfate, di colore nero, filettate per l’intera lunghezza e appuntite, per non rovinare il cartongesso e penetrare fino al binario di fissaggio;
– viti autofilettanti: utilizzate per lamiera e metalli teneri o anche plastica e pvc. Queste viti perforano il materiale mentre si avvita con una punta piatta simile a quella di un trapano.