20/04/2024
Accessibilità nelle infrastrutture e nei luoghi pubblici: a che punto siamo oggi nel nostro Paese?

Accessibilità nelle infrastrutture e nei luoghi pubblici: a che punto siamo oggi nel nostro Paese?

L’argomento dell’accessibilità nelle infrastrutture e nei luoghi pubblici, in Italia, è oggi un piano su cui il dibattito pubblico sta cominciando a diventare molto elevato. Rendere una città accessibile, infatti, permette a moltissime persone di vivere meglio. Nello specifico, una infrastruttura o un luogo pubblico è accessibile quando l’entrata, l’uscita o il passaggio sono permesse in maniera agevole a tutti, anche alle persone con una capacità motoria e sensoriale ridotta. In particolare, rendere un luogo accessibile viene incontro alle persone che vivono sulla sedia a rotelle, hanno difficoltà a camminare agevolmente come gli anziani oppure sono non vedenti.

Solitamente, l’eliminazione delle barriere architettoniche si sostanzia nella rimozione di gradini o rampe di scale. Queste ultime, infatti, vengono sostituite da scivoli o piccoli ascensori con pianale. In Italia il percorso verso la completa conversione all’accessibilità di luoghi pubblici e infrastrutture è iniziato ma si sta concretizzando solo in parte e ci sono alcune città molto più avanzate di altre. In un certo senso, si può dire che l’Italia è un Paese in crescita del punto di vista dell’accessibilità nelle infrastrutture e nei luoghi pubblici, con larghi tratti e spazi di miglioramento sostanziale e tangibile.

Le soluzioni esistono: per redarre questo articolo abbiamo fatto le nostre ricerche sul web e abbiamo ad esempio consultato la sezione piattaforme elevatrici del sito di Centaurus Rete Italia, una delle aziende multimarca più conosciute in Italia, e abbiamo trovato una gran varietà di ausili che si possono installare nei luoghi pubblici. Non è quindi un problema di mancanza di tecnologie o soluzioni bensì una questione di riuscire ad applicare quello che già esiste sul mercato nei contesti dove serve.

L’accessibilità in Italia: i premi europei

La sensibilità e lo studio di soluzioni volte a favorire persone con disabilità è premiata in ambito europeo. Le istituzioni sovranazionali, infatti, hanno indetto un premio che vota le città più accessibili e moderne, anno dopo anno, che hanno investito e realizzato opere per abbattere le barriere architettoniche. Il riconoscimento è chiamato Access City Award e viene attribuito sulla base di un sistema di punteggio che misura la volontà e l’impegno posto da un ente statale per realizzare opere accessibili. Tutto questo serve a garantire parità di accesso alle strutture fondamentali e accessorie al fine di migliorare, per tutti, la possibilità di accedere a luoghi pubblici. Le barriere architettoniche, infatti, non sono un limite solamente a persone con una disabilità motoria permanente o transitoria ma anche a non vedenti, anziani e persone che hanno subito un trauma e non riescono più a muoversi come prima.

Il premio Access City 2022 dell’Unione Europea è stato assegnato alla cittadina di Lussemburgo perché si tratta di una città pioniera dell’innovazione accessibile, soprattutto per le persone con disabilità. Al secondo posto si è collocata Helsinki e sul gradino più basso del podio, Barcellona. Il premio viene attribuito solamente alle città che rispettano alcuni requisiti fondamentali, soprattutto il numero di abitanti che non deve essere inferiore alle 50.000 persone e, naturalmente, l’obbligo che la città appartenga a uno Stato dell’Unione Europea.

Sfortunatamente, l’Italia non ha ancora vinto il premio Access City 2022, cosa che denota una sostanziale arretratezza e lentezza circa lo sviluppo di politiche e opere volte a promuovere l’accessibilità nelle infrastrutture e nei luoghi pubblici. Sebbene il nostro Paese da questo punto di vista possa sembrare arretrato, in realtà stanno crescendo sempre di più le opere volte a favorire l’accessibilità negli uffici e nei luoghi pubblici e ci sono alcune opere che lo dimostrano.

L’accessibilità in Italia nel 2022: Firenze e Roma

Il capoluogo della Toscana ha sviluppato e diffuso da qualche anno un’app, naturalmente gratuita, chiama ”Occhio della città intelligente”. Si tratta di un prodotto pensato esclusivamente per le persone con difficoltà visive, soprattutto non vedenti e ipovedenti, di muoversi in maniera autonoma in città. Lo strumento funziona tracciando gli spostamenti dell’utente, indicandogli con effetti sonori le direzioni da prendere. L’app funziona tramite fotocamera, riconoscendo i luoghi di interesse e le attrazioni ed è perfettamente integrata con i pubblici servizi del luogo, segnalando con sicurezza farmacie, taxi, punti di interesse e uffici pubblici. Allo stesso modo, il consiglio comunale ha dato via al progetto chiamato Fell Florence, il quale ha il compito di permettere alle persone con disabilità motoria di scoprire percorsi turistici accessibili e pensati appositamente alle loro esigenze e necessità.

Roma, a dispetto di quanto si possa pensare, non è una città molto accessibile e, anzi, spostarsi autonomamente per le affollate vie del Paese per chi è disabile è praticamente impossibile. Alcuni partiti politici e comitati di cittadini stanno lottando attivamente affinché questa situazione possa cambiare ma, nel frattempo, l’unico modo per vivere Roma in maniera accessibile è essere turisti. Esistono, infatti, parecchie agenzie organizzate che offrono tour in grado di girare per la città Eterna in maniera sicura e accessibile. Maggiore attenzione a questo aspetto è posta dallo Stato Vaticano, il quale ha eliminato praticamente del tutto le barriere architettoniche e garantisce l’accesso alle sue strutture a persone con varie disabilità. Il percorso per la completa accessibilità, però, è ancora lungo.

L’accessibilità in Italia nelle stazioni ferroviarie, un’eccellenza

Gli sforzi migliori, ben ripagati, negli investimenti fatti dall’Italia sull’accessibilità delle persone anziane o disabili riguardano le tratte ferroviarie e le stazioni dei treni. Il Paese ha speso, fra il 2017 e il 2018, circa 2209 milioni di euro per ammodernare 50 stazioni, con un progetto decennale che punta alla spesa di 2,5 miliardi di euro per rendere accessibili fino a 620 stazioni. Questi sforzi si stanno concentrando prevalentemente al Nord Italia e i benefici per le persone con disabilità o difficoltà motorie sono evidenti, per cui si tratta di un progetto azzeccato e sicuramente molto apprezzato da migliaia di persone in difficoltà.

In particolare, gli sforzi dell’Italia e del gruppo ferrovie dello stato si sono focalizzati sulla creazione di servizi di assistenza alle persone con disabilità e mobilità ridotta erogati in oltre 330 stazioni su tutto il territorio nazionale. Allo stesso modo, nei pressi delle stazioni sono stati predisposti parecchi luoghi e parcheggi per le persone con disabilità e inseriti e rinnovati servizi igienici accessibili. Per facilitare la possibilità delle persone disabili di prendere il treno, sono presenti in stazione apposite linee guida, indicazioni sonore e marciapiedi rialzati. Tutte le biglietterie sono accessibili anche da persone con sedia a rotelle e salire sul treno è garantito, anche con l’assistenza del personale.

Fra le fonti autorevoli sul tema è possibile consultare anche questa risorsa ben fatta sul sito della Camera: https://www.camera.it/temiap/t/news/post-OCD150009718